IN EVIDENZA

CORONAVIRUS | Il virus si chiama Covid-19, ecco perchè

Coronavirus o Covid-19? Guida ai termini usati per descrivere l’emergenza sanitaria. Un po’ di chiarezza sui termini usati per descriver...


venerdì 13 giugno 2014

Concordia, ancora in ballo Piombino

Ieri l’emendamento del governo, oggi il botta e risposta tra il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Il punto è sempre quello: lo smaltimento del relitto della Concordia, in ballo tra Genova e Piombino.

Nei giorni scorsi per il trasferimento del relitto nel porto ligure era stata sollevata la questione del rischio ambientale e inquinamento maggiore. Di parere opposto il prefetto Gabrielli che proprio oggi ha detto che la rotta individuata per Genova “tra le più problematiche” per quanto riguarda “gli sversamenti delle petroliere”. “Più che sporcare puliremo un pezzo di mare non particolarmente pulito”, le parole di Gabrielli.

Dichiarazione che ha fatto saltare su tutte le furie il governatore Rossi. “Ma che argomento è dire che la rotta che dovrebbe percorrere la Concordia per andare a Genova è tra le più inquinate per gli sversamenti delle petroliere? – ha replicato il governatore -. E affermare poi che il convoglio in transito potrebbe anche ripulire un po’ quel tratto di mare, ha quasi il sapore di una boutade. E’ proprio vero che in politica si può dire di tutto”.

“Il principio di precauzione presente nella legislazione europea e quel buon senso che lo stesso Gabrielli invoca nella sua intervista – prosegue Rossi – suggeriscono allora scelte diverse: fare di tutto per tenersi lontano da quella rotta, a tutela dell’ambiente marino, dell’arcipelago, del santuario dei cetacei”.

“Se a settembre – prosegue Rossi – il porto di Piombino, come previsto, sarà pronto non esiste alcuna ragione per rischiare cinque volte di più per trasportare la nave a Genova, che dista circa 200 miglia e richiede più di 5 giorni di navigazione. Una considerazione, come direbbe appunto il commissario Gabrielli, di puro buon senso”.

“Qualora, invece, Piombino non fosse pronto, allora sarebbe giusto valutare scrupolosamente rischi e contromisure per trasportare a Genova il relitto al fine di evitare che non resti al Giglio per un altro anno. Però, lo ribadisco, non può essere la Costa a decidere su questa vicenda, con la motivazione che sostiene i costi dell’operazione. Lo Stato ha il dovere di far valere, sempre, le sue prerogative in materia di rispetto ambientale”.

0 commenti:

Posta un commento