Il Voltri Terminal Europa ha festeggiato l'anniversario dei vent'anni da quando attraccò la prima nave in banchina. Oggi rilancia dichiarando di essere pronto a investire nel terminal container oltre cento milioni di euro. Ma mancano ancora alcune autorizzazioni di enti pubblici. Parla Giuseppe Danesi.
Era il 1994 e la prima portacontainer servita era stata la Cosco Dainty River, da 1923 teu e 188 metri di lunghezza, quella che oggi potrebbe essere giusto un feeder. In questo lasso di tempo il VTE ha servito 20mila navi, 40mila treni e più di 5 milioni di camion. Giuseppe Danesi, oltre a fare gli onori di casa e a spendere parole di commosso ringraziamento per tutti i dipendenti (soprattutto per quelli che lavorando al terminal proprio da vent'anni), a margine dei festeggiamenti non ha però risparmiato qualche frecciata.
"Oggi il VTE è il porto di destinazione finale più importante e con le migliori prestazioni in Italia, ma dobbiamo migliorare rispetto al resto del mondo. Facciamo 25 movimenti di imbarco e sbarco all'ora (se ne facevano 18 quando sono arrivato io) e i camion impiegano 45 minuti per entrare e uscire dal terminal" ha affermato Danesi, senza lesinare critiche alle istituzioni. "Siamo prontissimi a investire, c'è un piano d'investimenti da oltre cento milioni di euro pronto per i prossimi tre anni, ma aspettiamo ancora qualche risposta che forse sta arrivando".
Il riferimento, ovviamente, è al cono aereo che limita l'operatività in altezza delle gru di banchina e che richiede autorizzazioni specifiche da Enav (già arrivate) e Enac per installarne di nuove e più alte. Autorizzazioni che, secondo quanto annunciato lo scorso marzo dal presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, sarebbero arrivate "nel giro di pochi giorni", ma che oggi ancora non state formalizzate. "Richieste alle istituzioni per crescere ancora? Facciamo da soli", risponde il numero uno del VTE, aggiungendo: "Andiamo direttamente a parlare con gli enti preposti perché siamo efficaci, efficienti e con oltre cento milioni di euro in tasca penso che siamo credibili. Comunque attendiamo un via libera sul cono aereo entro giugno per partire subito con gli investimenti".
Investimenti importanti che renderanno il Voltri Terminal Europa uno delle infrastrutture portuali più moderne e attrezzate del Mediterraneo. "Abbiamo aperto le buste delle offerte e si parla di 35 milioni di euro per quattro gru di banchina con opzione per altre quattro. In totale, quindi, 70 milioni per queste macchine, poi c'è tutto un progetto di sviluppo dello yard e delle macchine di piazzale che porta il totale degli investimenti a 110 milioni di euro", spiega Danesi.
Aggiungendo che il terminal sarà pronto a lavorare anche le portacontainer del futuro. "Potremo lavorare navi da 19mila teu con 25 file di container in stiva, le più grandi del mondo. Sarà mio compito convincere tutta la comunità portuale che navi grandi con questa portata vanno gestite bene, sono molto importanti, molto complicate e necessitano di una grande professionalità da parte di tutti". Oggi il VTE è già in grado di servire simultaneamente due Ultra Large Container Carrier da 13mila teu, accogliere 1500 container reefer, 120 treni a settimana e 2300 camion al giorno. Nel 2013, il 60% dei camion transitati al VTE è stato servito in meno di 30 minuti (da gate in a gate out)
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