Le porte che si chiudono mentre una madre scende dal vagone e una neonata sul passeggino che resta “prigioniera”, con il treno che riparte e le grida disperate donna.
Paura ieri pomeriggio sulla linea della metro che da piazza De Ferrari arriva a Di Negro, nei pressi della stazione di Sant’Agostino. Determinante l’intervento di un carabiniere di quartiere che si trovava sul convoglio: si è preso cura della piccola fino alla fermata successiva e lì, dove i colleghi del militare avevano accompagnato la madre, le è stata riaffidata.
«Ho sbagliato, sono uscita dalla porta singola e il passeggino mi è rimasto incastrato - racconta la madre della piccola, una ecuadoriana di 41 anni - poi le porte si sono chiuse e ho preferito mollare la bimba per evitare che si facesse male. Ho provato a risalire a bordo ma le porte si sono richiuse e il treno è ripartito portandosi via la mia bimba di pochi mesi».
Sono stati momenti di terrore quelli vissuti dalla donna, che lavora saltuariamente come badante. «Non sapevo cosa fare - ricorda - e ho chiesto aiuto ad alcuni passanti, ai controllori, temevo che qualcuno potesse rapirla». Per fortuna sul convoglio viaggiava un carabiniere di quartiere della stazione di San Teodoro Scali che ha notato la scena e ha preso in custodia la piccola, conducendola fino alla stazione successiva, quella di San Giorgio, dove grazie ad alcuni controllori di Amt ha attivato uno dispositivo di soccorso che ha permesso di contattare la madre.
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