“Noi lavoratori portuali del terminal Psa Genova Pra’ confermiamo che dal 15 ottobre, se l’azienda riterrà di applicare la normativa sul green pass, saremo nostro malgrado costretti a non entrare nel posto di lavoro”. Così recita un volantino che gira nelle chat da alcuni giorni e verrà diffuso nelle prossime ore tra i lavoratori del porto.
“Faremo tutto il possibile per opporci ad una norma fortemente discriminatoria, che viola il diritto al lavoro e le libertà personali, e che non ha il minimo fondamento sanitario” dicono i portuali no green pass sulla scia di quello che sta accadendo a Trieste.
“Non cadremo nel tranello del tampone gratuito” chiariscono a chi fa notare l’accordo del terminal per i tamponi gratis ai lavoratori perché il problema per loro è proprio il green pass non le agevolazioni per ottenerlo anche da non vaccinati.
“Abbiamo lavorato sempre, anche in piena emergenza sanitaria, e nessuno si è mai preoccupato di noi” spiegano in riferimento al fatto che anche in piena pandemia, quando quasi tutti i settori erano in lockdown, i porti non si sono mai fermati.
“Oggi che si vede la fine della pandemia, come detto da qualcuno, non cediamo a nessun ricatto e non accettiamo alcuna discriminazione. Lotteremo uniti per le nostre famiglie, i nostri figli, i nostri amici ed anche per i nostri colleghi, che oggi ci voltano le spalle, ma che presto si uniranno a noi. La nostra lotta sarà la lotta di tutti”.
Il comunicato lavoratori PSA |
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