"Antonella Sesino risulta dispersa". Lo ha confermato il sindaco di Torino, Piero Fassino, intervistato da Matrix (Canale 5). La donna è una delle dipendenti comunali sequestrate al museo del Bardo di cui non si hanno notizie. Il sindaco ha incontrato nel pomeriggio i suoi familiari. "Carolina Bottari è stata operata a Tunisi e l'esito dell'intervento è positivo, non è in pericolo di vita. Anche Anna Abagnale è ferita ed in cura, mentre Antonella Sesino risulta dispersa", ha detto Fassino, riferendosi al gruppo di dipendenti del Comune di Torino rimasto coinvolto nell'attacco al Museo del Bardo. "Ho parlato con la Farnesina poco fa - ha aggiunto Fassino - e domani alcuni funzionari del ministero saranno a Tunisi per fare accertamenti in tutti luoghi dove i feriti possono essere stati ricoverati. L'Unità di crisi e l'ambasciata italiana stanno facendo un lavoro straordinario, ma il governo tunisino fino ad ora nessuna notizia ufficiale del numero definitivo di vittime e feriti e l'elenco è frutto di ricostruzioni fatte, siamo in una situazione ancora molto complicata". Il Comune di Torino ha intanto confermato la morte di Orazio Conte, marito della dipendente Carolina Bottari.
E' stata rintracciata in un ospedale di Tunisi, ferita, Anna Abagnale, una dei dipendenti del Comune di Torino coinvolta nell'attentato di Tunisi. Lo rende noto il Comune di Torino, dove il sindaco Piero Fassino continua a seguire la vicenda in contatto con la Farnesina e l'ambasciata italiana di Tunisi. Manca ancora all'appello Antonella Sesino, di cui non si hanno notizie.
"Costa Crociere - si afferma in una nota - conferma di essere in stretto contatto con il Ministero degli Affari Esteri, le autorità locali di sicurezza, il Comandante di Costa Fascinosa e l'agente portuale locale per monitorare la situazione e seguire la sua evoluzione. Al momento il Comandante conferma che ci sono 14 passeggeri che non sono ancora rientrati a bordo. Costa Crociere sta fornendo massima assistenza a tutti i passeggeri e ai loro parenti. Il management e il "Care Team" di Costa Crociere sono giunti sul posto e sono in contatto con le autorità locali per garantire a tutti i passeggeri, inclusi coloro che non sono a bordo, l'assistenza necessaria". "Le autorità di sicurezza locali - aggiunge la nota della Costa - hanno predisposto misure eccezionali nell'area portuale per garantire la sicurezza della nave, dei passeggeri e dell'equipaggio. La partenza della nave da Tunisi è prevista alle 00.30 circa, previa autorizzazione necessaria. Costa Crociere esprime la propria vicinanza a tutte le persone coinvolte nei tragici eventi di oggi e alle loro famiglie".
Strage terroristica con vittime italiane in Tunisia, Paese che sembrava avviato sulla strada della normalità democratica dopo le elezioni presidenziali e politiche. Cinque uomini armati travestiti da militari hanno assaltato il celebre museo del Bardo, nel cuore di Tunisi, accanto al Parlamento, che forse era il loro obiettivo originario, dal quale sarebbero stati respinti. C'è stata una sparatoria, un assedio con decine di turisti presi in ostaggio - drammatiche le immagini di ragazzi e bambini seduti a terra nel museo twittate dagli stessi ostaggi - e poi si è consumata la strage: 24 i morti, secondo l'ultimo bilancio, e almeno una cinquantina di feriti. La Farnesina, in serata, ha confermato che quattro italiani sono stati uccisi, e altri 13 sono rimasti feriti. Ma il bilancio, avvertono dal ministero, "è ancora in evoluzione".
Tra le vittime c'è Francesco Caldara, un pensionato 64enne di Novara che era in crociera con la compagna Sonia Reddi (55). Entrambi sono stati feriti nell'assalto, ma lei è stata operata e ora non è in pericolo di vita, mentre l'uomo non ce l'ha fatta. Un blitz delle forze antiterrorismo tunisine ha messo fine dopo un paio d'ore all'assedio, con le immagini rimandate da tutte le tv degli ostaggi che fuggivano terrorizzati e protetti dalle unità speciali. L'Isis ha espresso il suo plauso per l'attacco, ma non una piena rivendicazione.Due degli attentatori, entrambi di nazionalità tunisina, sono morti, mentre tre membri del commando sarebbero riusciti a fuggire. In serata due sospetti sono stati arrestati. Gli altri morti sono due tunisini, tra cui un agente di polizia, e, oltre agli italiani, polacchi, tedeschi, spagnoli, colombiani. Se si esclude un fallito attacco suicida a Sousse nel 2013, era dal 2002, quando un attentato alla sinagoga di Djerba fece 19 morti, che i terroristi non sparavano 'nel mucchio' in Tunisia, colpendo anche nei momenti di massima tensione quasi esclusivamente politici, poliziotti, militari.
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