All'epoca dei fatti, i primi a intervenire furono i poliziotti di quartiere che riuscirono anche a individuare l'autore dell'aggressione. La parte offesa, in quel caso, rifiutò di ricorrere alle cure dei sanitari, ma una volta giunto a casa, trascorsa la notte tra lancinanti dolori addominali, dovette chiamare un'ambulanza ed essere trasportato al Galliera dove i sanitari lo sottoposero a un intervento chirurgico d'urgenza per l'asportazione della milza, gravemente lesionata dai colpi ricevuti.
Nel frattempo, anche alla luce di nuovi fatti, il personale della squadra investigativa è riuscito a raccogliere numerose testimonianze sull'episodio e a definire meglio l'indole bellicosa dell'assalitore, resa ancor più pericolosa dal fatto di vantare una discreta carriera di pugile.
Il quadro probatorio è stato trasmesso al pubblico ministero, che ha presentato al gip la richiesta di custodia cautelare. Dopo le formalità di rito l'uomo è stato associato presso la casa circondariale di Marassi.
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