Genova. Tutta l’Italia, Liguria compresa, sotto il coprifuoco. “Zona protetta” l’ha chiamata il premier Conte. E così le misure che si applicavano alla Lombardia e ad altre 14 province della cosiddetta zona rossa sono estese da questa mattina a tutto il Paese.
Il decreto introduce un arco orario di apertura consentita a servizi di ristorazione, bar, caffetterie, gelaterie e pizzerie d'asporto dalle ore 6 alle ore 18, sempre che il gestore sia in grado di rispettare “l’obbligo” di assicurare la distanza di sicurezza interpersonale nei locali, con la sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. È disposta, inoltre, la sospensione degli esami per la patente di guida.
Escluse dal divieto farmacie e parafarmacie. Chiuse palestre e piscine e tutte le manifestazioni sportive.
Chiuse anche spa e centri benessere. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end, ad eccezione dei supermercati. Le altre attività commerciali diverse dalla ristorazione e somministrazione di cibi e bevande quali negozi di vestiti, fiorai, casalinghi, potranno rimanere aperte a condizione che riescano a garantire la distanza di un metro fra i clienti.
Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche, i teatri, i cinema. Sospesi anche i concorsi.
Divieto assoluto di assembramento anche all’aperto. La stretta sul Paese sembra derivare da un lato dal numero in crescita di contagi e dall’altro dall’oggettivo mancato senso di responsabilità da parte degli italiani in queste difficili giornate: basti pensare alle folle di giovani che affollavano a Genova i luoghi della movida, alle spiagge affollate che sono state immortalate nella soleggiata domenica della riviera ligure.
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