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lunedì 20 febbraio 2017

Serra Riccò - Emanuele, 31 anni, stramazza sul campo e viene defibrillato

Genova - Un pomeriggio di sport ha rischiato di trasformarsi in un dramma. È accaduto ieri a Serra Riccò, dove un giocatore della squadra di calcio locale, Emanuele Bianchi, 31 anni, è stramazzato improvvisamente al suolo. Il giovane è stato rianimato per mezz’ora, prima manualmente, poi con il defibrillatore. Le sue condizioni sono sembrate migliorare dopo l’intervento dei medici del 118 e il trasporto d’urgenza all’ospedale San Martino. Ma per un’ora le squadre e il pubblico, raccontano i testimoni, hanno temuto di rivivere la sequenza di un evento simile ma finito molto peggio, come la morte di Piermario Morosini, calciatore del Livorno che ha perso la vita in circostanze analoghe. Una vicenda che ha portato, insieme ad altre simili, a introdurre l’utilizzo dei defibrillatori durante le manifestazioni sportive.

«Attimi terribili»
I fatti risalgono a ieri. Sul campo di Serra Riccò è in corso un match della categoria Promozione, tra l’omonimo club di casa e gli ospiti della Goliardica. Bianchi, vicecapitano del Serra Riccò, parte dalla panchina ed entra a un quarto d’ora dal finale. È un difensore, ma per l’occasione viene schierato all’attacco. Le due contendenti sono in parità e l’allenatore cambia il ruolo del giovane per cercare di sbloccare il risultato.


L’arbitro ha già assegnato i minuti di recupero quando, durante un corner, il giovane accusa un malore: gli spettatori sentono un urlo, poi lo sportivo si accascia a terra, privo di sensi. «Sono stati attimi terribili - racconta Marco Parodi, storico direttore sportivo del Serra Riccò e suocero del giovane - abbiamo temuto tutti il peggio per fortuna i soccorsi sono stati immediati».

I primi soccorsi vengono prestati dal massaggiatore della squadra, Roberto Martina, infermiere: «Emanuele aveva perso i sensi, sembrava non respirasse più. Gli è stata praticato il massaggio cardiaco manuale, poi è stato usato il defibrillatore». Il clima è terreo al campo sportivo. «È stato agghiacciante - racconta Edo Bozano, presidente della Goliardica - quella mezz’ora, con il giovane a terra, sembrava non passare mai. Tutto è avvenuto improvvisamente, gli si sono girati gli occhi ed è crollato per terra. In tanti anni sui campi non mi è mai capitato niente di simile».

Cause da accertare
Sul posto intervengono a quel punto la pubblica assistenza di Serra Riccò e i medici del pronto intervento. Dopo le prime cure il giocatore viene portato al pronto soccorso dell’ospedale Galliera.


Il bollettino dei medici è parso rassicurante, rispetto ai primi attimi. Il giovane è stato sottoposto a un approfondito screening, dall’équipe guidata dal direttore del pronto soccorso di Carignano Paolo Cremonesi. L’esito dei primi accertamenti, nei prossimi giorni, potrebbe chiarire qualche elemento in più sulle cause. «Emanuele aveva avuto un problema di salute lo scorso anno - ricorda Cesare Pelizzoli, presidente del Serra Riccò - ma dopo controlli approfonditi aveva ottenuto l’idoneità agonistica. Ce la siamo vista brutta, ora facciamo tutti il tifo per lui».


il secolo XIX

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