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lunedì 14 luglio 2014

Costa Concordia, inizio operazioni di rigalleggiamento

Dopo una notte di pioggia, ieri mare piatto, cielo limpido e sole all’Isola del Giglio alla vigilia dell’avvio delle operazioni per il rigalleggiamento della Costa Concordia, previsto per stamane alle 6. «Le previsioni meteo non sono ottime - ha detto ieri il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli - ma sono tali da garantire l’inizio delle operazioni in sicurezza. Domattina, dunque, cominceranno le operazioni di galleggiamento».

La partenza della Costa Concordia per il suo ultimo viaggio, dal Giglio verso Genova, dove verrà demolita, è prevista per lunedì 21. «Potrebbe però essere anticipata a sabato 19 - ha detto il capo progetto tecnico per Costa Crociere, Franco Porcellacchia - nel caso in cui non ci siano intoppi nel rigalleggiamento e le condizioni meteo siano ottimali».

Intanto si va avanti con i preparativi delle ultime ore di un’operazione che avrà un grande impatto mediatico. Al Giglio ci sono giornalisti di tutto il mondo: quelli accreditati sono già oltre 380, ma il numero è destinato a crescere. Durante la presentazione dell’operazione, ieri pomeriggio al Giglio, Porcellacchia ha ostantato sicurezza. «Abbiamo la ragionevole certezza che tutto funzionerà. I tempi per il rigalleggiamento sono di una settimana o, se tutto va al meglio, cinque giorni». Gli ha fatto eco Nick Sloane il regista delle operazioni che guida i magnifici 400 super tecnici di Titan Micoperi: «Sono 31 mesi esatti da quando è avvenuto l’incidente e finalmente riusciremo a togliere il relitto. Non vediamo l’ora di iniziare». Quale sarà il momento della verità?. «Strutturalmente il relitto è molto robusto - ha spiegato - Intorno alle 10-11, quando alzeremo il relitto e potremo confrontare i nostri calcoli e le nostre previsioni con i dati effettivi: ecco, quello sarà il momento». La fase più critica, insomma, sarà quella in cui la nave si distaccherà dalle piattaforme artificiali dove poggia e verrà di conseguenza a trovarsi in una condizione di parziale rigalleggiamento autonomo. I piani di Costa Crociere consegnati al governo prevedono che, nella estrema e malaugurata ipotesi il rigalleggiamento fallisse, il relitto sia fatto “scivolare” in una sorta di crepaccio di fronte all’isola a una profondità di oltre 100 metri.

Gabrielli, pur visibilmente soddisfatto, ha evitato qualsiasi trionfalismo. «Nessun può lasciarsi andare all’entusiasmo e pensare che sia una formalità - ha detto strappando un applauso in sala stampa - Innanzitutto per rispetto ai familiari delle 33 vittime, fra i quali il sub spagnolo morto sul lavoro». Sulla stessa linea, del resto, l’amministratore delegato di Costa Crociere Michael Thamm. «Non è il momento del trionfo e dell’entusiasmo, il pensiero torna a quella fatidica notte. Ma penso che il rigalleggiamento e lo spostamento della Concordia si chiuderanno con successo». Ancora Gabrielli, poco prima, aveva voluto ricordare che è ancora da trovare il corpo di una delle 32 vittime della tragedia del 13 gennaio 2012: il cameriere indiano Russell Rebello. «Appena la nave lascerà l’isola, faremo un’ulteriore verifica dei fondali».

Al Giglio ha voluto significativamente essere presente pure il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. «Per noi l’operazione sarà finita dopo il ripristino, quando il Giglio sarà tornato come prima del naufragio - ha dichiarato - Ricordo però che sono stati raggiunti i due obiettivi che voleva il governo: tenere i lavori di smantellamento della Concordia in Italia, e non era scontato. Poi portarla via prima del prossimo inverno. Il ministro, in ogni caso, sarà un controllore inflessibile del rispetto delle prescrizioni ambientali».
Da parte sua la direttrice dell’osservatorio ambientale, Maria Sargentini, è stata abbastanza rassicurante. «Durante le operazioni di rimozione della nave ci saranno sversamenti, ma non con elementi contaminanti preoccupanti. Abbiamo posto in essere tutto quanto necessario per contrastare criticità». E per il “dopo”?. «Fra le priorità - ha spiegato - ci saranno la ripulitura e il ripristino dei fondali, oltre a una nuova ricognizione dell’area dove la Concordia è rimasta tutto questo tempo». Parole rassicuranti anche da Gabrielli. «La nave è stata in mare aperto al Giglio due anni e mezzo e 40 mila analisi confermano che questo mare è il più pulito e controllato d’Italia».

In serata, ieri, poco prima delle 20, tutti in processione fino al porto dietro al parroco don Lorenzo per ricordare, in occasione della giornata dedicata dalla Chiesa alla gente di mare, chi lavora sulle navi, chi ci ha lavorato e chi ci è morto. Ma anche, una volta di più, le vittime della Concordia. «E non dimentichiamo - ha sottolineato don Lorenzo - quei fantastici lavoratori che stanno operando sulla Concordia. Anche loro sono gente di mare. Anche a loro vanno le nostre preghiere». Il conto alla rovescia per l’ultimo viaggio della nave maledetta è iniziato.

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