Il corpo della studentessa universitaria era riverso a terra, tra i cespugli, accanto a un muretto di un parcheggio di un ristorante, in via della Magliana 1102. È stato scoperto quando alcuni passanti hanno segnalato un altro focolaio di incendio ai pompieri intervenuti all’alba per spegnere le fiamme che avvolgevano l’auto Toyota intestata alla madre della ragazza, Tina.
Sarebbe stata proprio la madre a trovare l’auto e il corpo della figlia, entrambi ancora in fiamme. Le parenti della ragazza raccontano che sono stati i vigili del fuoco ad indicare che poco distante c’era un altro focolaio: «Quando Tina si è avvicinata - proseguono - ha visto la figlia a terra, con le braccia larghe e la camicetta sbottonata. Non abbiamo idea di cosa sia successo. Certo, è strano che una persona che scappa avvolta dalle fiamme si nasconda dietro un muretto per chiedere aiuto».
Ora gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della studentessa. La polizia sta ascoltando amici e conoscenti della giovane. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. Al vaglio anche eventuali registrazioni di telecamere in zona che possono fornire elementi utili alle indagini.
Tra le ipotesi prese in esame dagli inquirenti c’è anche quella del femminicidio. Nell’inchiesta aperta dalla procura di Roma per omicidio volontario al momento non ci sono indagati.
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