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lunedì 30 maggio 2016

ROMA - Cadavere di una ragazza trovato carbonizzato in via della Magliana

Roma - Il corpo di una studentessa 22enne è stato trovato semi carbonizzato nei pressi di un’auto in fiamme nella notte alla periferia di Roma. Sara Di Pietrantonio avrebbe detto alla madre «Sto tornando a casa» prima di morire. Secondo quanto si è appreso, la mamma della ragazza le aveva telefonato intorno alle 3 del mattino per sapere dov’era.

Il corpo della studentessa universitaria era riverso a terra, tra i cespugli, accanto a un muretto di un parcheggio di un ristorante, in via della Magliana 1102. È stato scoperto quando alcuni passanti hanno segnalato un altro focolaio di incendio ai pompieri intervenuti all’alba per spegnere le fiamme che avvolgevano l’auto Toyota intestata alla madre della ragazza, Tina.

Sarebbe stata proprio la madre a trovare l’auto e il corpo della figlia, entrambi ancora in fiamme. Le parenti della ragazza raccontano che sono stati i vigili del fuoco ad indicare che poco distante c’era un altro focolaio: «Quando Tina si è avvicinata - proseguono - ha visto la figlia a terra, con le braccia larghe e la camicetta sbottonata. Non abbiamo idea di cosa sia successo. Certo, è strano che una persona che scappa avvolta dalle fiamme si nasconda dietro un muretto per chiedere aiuto».

«Si era lasciata con il ragazzo da un paio di giorni. Non lo conoscevamo benissimo ma ci sembrava un bravo giovane», hanno detto le zie di Sara. «Ieri sera è uscita con un’amica e ha mandato, come di consuetudine, un messaggio alla madre quando aveva riaccompagnato la sua amica a casa». Sara abitava in una palazzina di proprietà della sua famiglia, poco distante dal luogo in cui è stata ritrovata morta. Studiava economia all’Università di Roma Tre ed era figlia unica.

Ora gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della studentessa. La polizia sta ascoltando amici e conoscenti della giovane. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. Al vaglio anche eventuali registrazioni di telecamere in zona che possono fornire elementi utili alle indagini.

Tra le ipotesi prese in esame dagli inquirenti c’è anche quella del femminicidio. Nell’inchiesta aperta dalla procura di Roma per omicidio volontario al momento non ci sono indagati.

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