IN EVIDENZA

CORONAVIRUS | Il virus si chiama Covid-19, ecco perchè

Coronavirus o Covid-19? Guida ai termini usati per descrivere l’emergenza sanitaria. Un po’ di chiarezza sui termini usati per descriver...


lunedì 30 marzo 2015

COSTA CROCIERE - Trafficante di cocaina arrestato a Malaga

COSTA PACIFICA - La mafia usa navi da crociera per trasportare cocaina. I boss sfruttano i transatlantici per gestire le tonnellate di droga che provengono dal Sud America e che sono dirette in Europa.

La scorsa settimana, le forze di sicurezza  di Malaga hanno intercettato un carico di cocaina apparentemente trasportato su una nave da crociera, la Costa Pacifica. Per la sua elevata purezza, il carico potrebbe aver raggiunto un valore di mercato di circa un milione di euro.

L'intervento della polizia spagnola si è verificato per caso. Agenti della Polizia di Stato stavano conducendo un controllo di routine dei viaggiatori che sono arrivati ​​a Malaga sulla nave da crociera Costa Pacifica.

La nave è arrivata a Malaga alle ore 13:00 dove ha fatto la sua prima sosta dopo aver fatto la crociera transatlantica dal Sud America. L'attracco a Malaga era previsto per il primo pomeriggio e la polizia ha notato un veicolo scuro mentre si allontanava dal molo durante la fase di sbarco dei passeggeri e dell'equipaggio.

L'atteggiamento e la guida nervosa del conducente hanno attirato l'attenzione della Polmare che ha deciso di intercettarlo e di controllarne i documenti. Il conducente risultava di nazionalità colombiana; dopo una breve perquisizione all'interno della vettura sono emersi 8 pacchetti di cocaina pura per un totale di 4,5 chilogrammi, tutto era nascosto all'interno di un doppiofondo dell'auto.

E' stasta arrestata una persona che oltre al carico in auto, aveva altri pacchi legati attorno al corpo.
Gli ufficiali di polizia spagnoli non rivelano l'identità dell'uomo e non ci sono informazioni se fosse un membro dell'equipaggio o un passeggero.

Nel frattempo, gli agenti della Guardia Civil, in coordinamento con la polizia effettuando altri controlli ai viaggiatori hanno scoperto altre due persone che portavano 12 chili di cocaina.

La crociera è un nuovo metodo utilizzato dalle organizzazioni per contrabbandare cocaina in Spagna,

È, questa, una pratica molto diffusa in ambito mafioso. È la realtà che emerge da alcune telefonate di due boss mafiosi, Michele Rossi e Massimo Tiralongo, intercettati dalla Guardia di Finanza. Come scrive Repubblica, "I trafficanti parlano in codice: Ti ricordi la principessa di che marca era?".

Erano moltissime le navi da crociera che dovevano gestire le tonnellate di cocaina imbarcate nei porti "di Santo Domingo, Perù, Panama e Florida" e poi nascosta, come scrive Repubblica, "tra i rifornimenti alimentari per i croceristi o in capienti borsoni che, con la complicità di alcuni membri degli equipaggio, vengono sistemati nelle cabine di 'turisti', in genere coppie di calabresi incensurati in vacanza".

Le cosche mafiose preferivano le navi di Costa Crociere, della Msc e della Norwegian Cruise Line che, come scrive Repubblica, "battono in lungo ed in largo i mari caraibici fino ad arrivare in Europa e nel Nord Africa. A svelare che la cocaina andava in crociera sono gli stessi ‘ndranghetisti che in molte conversazioni telefoniche e via chat parlano delle partenze e degli arrivi dei loro carichi".

E nelle loro conversazioni, Rossi e Tiralongo fanno riferimento a una nave, sulla quale era presente un'enorme partita di cocaina: "Ti ricordi la principessa di che marca era?". Rossi allora cerca di far riemergere dei ricordi nella memoria di Tiralongo, che non si ricorda quale sia la nave col nome in codice "Olivia": quella che ha fatto fare "la figuraccia all’Italia", ovvero, molto probabilmente, Costa Concordia.




1 commento: