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martedì 10 giugno 2014

Afa e caldo, no al ventilatore


I ventilatori danno solo una sensazione fittizia di benessere quando fa molto caldo: si limitano a smuovere aria calda, causano disidratazione e incentivano la sudorazione: molto meglio, per affrontare questa ondata di afa, il condizionatore. E' questo uno dei consigli del ministero della Salute, che ha pubblicato un vademecum per migliorare il microclima delle abitazioni durante l'estate. "I ventilatori meccanici - segnala il ministero - accelerano soltanto il movimento dell'aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi. Per tale ragione occorre posizionare i ventilatori ad una certa distanza dalla persona e non indirizzarli direttamente sul corpo, specialmente nel caso di persone malate costrette a letto. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l'uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la disidratazione". 

Controllare gli impianti. Al contrario, "l' uso di impianti di aria condizionata contribuisce in maniera rilevante a migliorare le condizioni di benessere e sicurezza negli ambienti dove si vive". In ogni caso, anche qui occorre rispettare alcune importanti regole per un uso corretto, specialmente per quanto attiene alla loro manutenzione. "In molti casi, infatti, oltre a non svolgere idoneamente le loro funzioni gli impianti di climatizzazione possono trasportare o diventare essi stessi fonti di contaminanti, rumore e vibrazioni, soprattutto se non sottoposti ad una regolare manutenzione". Per ridurre i consumi energetici, si consiglia di: mantenere chiuse le finestre degli ambienti durante l'uso dei condizionatori; utilizzare protezioni oscuranti per limitarne l'esposizione diretta ai raggi solari; evitare di regolare la temperatura dentro casa a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna (in genere la media è del 25-27°C)". 

Le persone più a rischio. n condizioni di caldo estremo, le fasce di popolazione più colpite sono quelle che vivono nelle grandi città, in abitazioni surriscaldate e con scarsa ventilazione. Rischiano di più gli anziani e i bambini molto piccoli. In generale, però, una serie di semplici abitudini possono contribuire a ridurre le conseguenze nocive delle ondate di calore. Il ministero della Salute ricorda che 
è bene evitare di uscire all'aria aperta nelle ore più calde ( dalle ore 11.00 Alle 18.00. Se si esce nelle ore più calde non dimenticare di proteggere la testa con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole e usare creme solari ad alto fattore protettivo.

Abiti leggeri. Sia in casa che all'aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali. Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende. Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l'aria condizionata, ricordarsi che va utilizzata adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24- 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e alla pulizia regolare dei filtri).

Doccia tiepida. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all'aperto attività fisica intensa o lavori pesanti.

Due litri d'acqua al giorno. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l'assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Conservare gli alimenti ed evitare di lasciarli all'aperto per più di 2 ore.

In auto. Se si entra in un'auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell'abitacolo.

Farmaci. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.

Anziani. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari,respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni:   consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio; segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve;   non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.

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