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venerdì 2 marzo 2018

FOCE: Arrestato Alex Bianchi, è il fratello del maniaco dell'ascensore

GENOVA - E' stato arrestato a Genova con l'accusa di spaccio di droga nel suo bar Alex Bianchi, 42 anni, fratello maggiore del maniaco dell'ascensore Edgar Bianchi, che è stato in carcere per una serie di aggressioni a ragazzine negli androni dei palazzi di Genova ed è stato condannato a Milano con l'accusa di avere violentato una minore.

Il fratello, secondo l'accusa, è stato incastrato insieme ad un complice albanese grazie alle denunce alla polizia di due madri coraggio preoccupate perchè i figli andavamo a comprare cocaina nel bar di Bianchi, in via Savona, nel quartiere della Foce a Genova. Il barista è stato fermato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pubblico ministero Gabriella Dotto in base alle indagini svolte dalla squadra mobile e concesso dal gip Teresa Rubino.


In manette è finito anche il presunto complice di Bianchi, un albanese di 32 anni anch'egli barista nel bar. I due pusher, nonostante si fossero accorti della presenza di microspie della polizia sistemate dietro un pannello crollato durante un festino nel locale, non hanno smesso di spacciare ma si sono limitati a adottare alcune precauzioni come quella di limitare le conversazioni al telefono. L'inchiesta ha permesso di recuperare alcuni grammi di cocaina già confezionate in dosi e identificare una quarantina di consumatori ora segnalati alla prefettura per il consumo.


Il fratello di Alex Bianchi, il "maniaco dell'ascensore", è stato condannato a 10 anni a Milano per violenza sessuale su minore. Bianchi era stato arrestato il 27 settembre 2017 per avere abusato di una 13enne sul pianerottolo di un palazzo. Il maniaco aveva chiesto perdono e implorato di essere curato. Nel 2007 Bianchi era stato condannato a 14 anni in primo grado a Genova per violenza sessuale su decine di studentesse, che aggrediva sempre con lo stesso modus operandi. La pena poi era stata ridotta a 12 anni e in Appello e Bianchi era uscito dal carcere nell'agosto del 2014. Da allora se ne erano perse le tracce, sino a quando non è ricomparso con la violenta aggressione alla minorenne milanese.

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