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mercoledì 13 novembre 2013

Vte, parco reefer terminato

Il parco reefer più grande del Nord Tirreno è ufficialmente attivo al Vte di Genova. La seconda parte, decisa lo scorso anno, è stata ultimata nei tempi concordati (la prima risale all’inizio della costruzione del Terminal). Circa 6.800 mq con allacci elettrici per garantire l’alimentazione ai container frigo sempre più in aumento e in transito al terminal di Voltri.“Riusciremo a collegare 1600 contenitori, un numero davvero importante – ha commentato Gilberto Danesi, ad Vte – I container reefer non trasportano solo frutta e verdura, ma plasma e altre materie, si tratta quindi di un mercato in completa evoluzione”.

L'investimento sostenuto dal Vte ammonta complessivamente a 2 milioni e 800 mila euro, in questo modo il parco “frigo” raggiunge oggi una capacità complessiva di 1.384 prese di alimentazione elettrica, la maggiore di tutti i terminal genovesi e del Nord Tirreno.“E’ un investimento importante, in un momento in cui le cose in Italia non vanno certo bene – ha aggiunto Danesi – noi, però, continuiamo: dopo le gru, c’è il parco reefer e una sorpresa che potremmo dire già prima di Natale”. Senza tralasciare la possibilità di nuova occupazione, “non solo all’interno, ma anche all’esterno. Un reefer di frutta e verdura deve essere aperto e lavorato, può permettere un valore aggiunto. E’ un messaggio per la città e per noi tutti: qui si investe ancora”.

Con il nuovo parco reefer, il Vte garantirà un’offerta più importante, aumentando così anche il traffico navi.“Le navi specializzate ormai viaggiano in container – ha sottolineato il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo – è fondamentale poter dare un servizio a terra di grandi dimensioni, altrimenti le navi vanno altrove, fuori Italia. L’investimento del Vte è stato quindi lungimirante, positivo e attento al mercato – ha aggiunto Merlo – oltre a essere apprezzato dagli armatori e dalle compagnie del Terminal, dà il segno che è il settore nonostante la crisi ha ancora slanci positivi e per questo va aiutato”.Oggi del resto non ci sono molti comparti pronti a investire, il porto è uno dei pochi. “Mi auguro che sia da stimolo rispetto alle scelte che il parlamento si appresta a fare in queste ore – ha concluso Merlo – e che nel patto di stabilità ci siano quelle norme che tanto attendiamo

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