Continua il momento magico e fortunato di Nico Rosberg. Il tedesco della Mercedes parte in pole al Gp di Russia, la 24ª della sua carriera. Come Niki Lauda. Bravo nello stampare tempi record ma è anche aiutato dal malocchio che colpisce Hamilton. L’inglese si ritira in Q3 per un guasto alla W07 Hybrid. Lo stesso inconveniente capitatogli durante il Gp di Cina dove fu costretto a scattare ultimo (ora è 10°). A questo punto anche i campioni del mondo devono fare i conti con seri problemi di affidabilità. Lui che di Mondiali ne ha presi due di fila è sconsolato: «Ho perso potenza mentre acceleravo in curva. Sì è un guaio grosso». E in più nelle prime due sessioni di qualifiche viene messo sotto investigazione per aver tagliato una traiettoria. Rosberg, leader del Mondiale, ha la strada spianata per il poker stagionale. «Gli altri sono stati sfortunati, ma io comunque ero in gran forma. Sapevo di Sebastian, ma non di quello che è successo a Lewis, ero concentrato su me stesso».
La Ferrari spreca
E la Ferrari? Delude ancora nonostante ci fossero tutte le condizioni per piazzare la macchina di Raikkonen in prima fila. E invece il finlandese si fa beffare dal connazionale Bottas che mette la Williams accanto all’unica Mercedes rimasta in pista. Un altro regalo sprecato dopo quello di Shanghai (lì è stato beffato da Ricciardo). In teoria il crono indica Sebastian Vettel come secondo miglior tempo, seppur molto lontano da Rosberg (a sette decimi). Ma la sostituzione del cambio gli costa cinque posizioni in griglia e parte settimo. «Per raggiungere la Mercedes bisogna rischiare» ha ripetuto più volte il team principal Maurizio Arrivabene.
Quanto a Raikkonen ammette l’errore: «Ho sbagliato all’ultima curva». E anche se il nuovo motore con tre gettoni «funziona bene» per l’ultimo iridato in rosso «è stato un week end difficile. Però, credo che in gara andremo bene».
Red Bull in difficoltà
Quarto scatta Felipe Massa a conferma di come la pista russa piaccia alle Williams. Sorprendono infatti le sofferenze della Red Bull dietro nonostante l’ottimo telaio di cui dispone, su un tracciato dove il motore non conta moltissimo. Ricciardo fa registrare il 6° tempo (ma avanza di una posizione in virtù della penalità di Vettel), l’idolo di casa «Torpedo» Kvyat si qualifica in Q1 per il rotto della cuffia. Ancora un’ottima prova per Max Verstappen che entra nella top 10 con la Toro Rosso.
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