Genova - Ancora un mese di pazienza, il tempo di far partire i lavori da circa 300mila euro e almeno cinque mesi di cantiere. Dopo i ritardi per una disfida amministrativa relativa all'assegnazione del bando, tra poche settimane la decina di famiglie del borgo di via Profondo in Val Varenna, entroterra di Pegli, ricominceranno a sperare nella normalità, abbandonata nell'ottobre 2014.
Un ricordo ancora vivo, la pioggia che si infiltra nel terreno, arriva sotto lo strato di asfalto ed inizia a far scivolare la strada sempre più verso il letto del fiume. Una manciata di minuti e il terreno inizia a screpolarsi, fino a dividersi in due e a troncare l'unico passaggio per automobili e moto per raggiungere le case sparse sulle colline. Ora, dopo un anno mezzo di attesa, la buona notizia che rallegra solo in parte le espressioni perplesse e sconsolate delle famiglie della zona. Un piccolo borgo di case una sull'altra quasi a sorreggersi e darsi forza insieme, collegate da una mulattiera, con i residenti costretti a bypassare il tratto franato lasciando le auto all'inizio e alla fine della strada oppure organizzandosi in macchinate collettive.
«I soccorsi qui non possono arrivare normalmente e la preoccupazione è soprattutto per gli anziani – racconta con apprensione Enrica Pastorino -. Per muoverci cerchiamo di andare giù a piedi e ormai lo facciamo da un anno e mezzo, oppure ci diamo un passaggio l'un l'altro. Chi può dà anche una mano agli anziani con la spesa. Ci avevano promesso l'inizio dei lavori in tempi rapidi e invece siamo ancora qui ad aspettare».
Un disagio diventato beffa lo scorso settembre con il danneggiamento degli elettrodomestici degli appartamenti in seguito allo sbalzo di tensione per il cavo Enel trascinato verso l'alveo del fiume come il resto della strada per le piogge.
Ora l'attesa destinata a finire entro giugno anche grazie all'impegno del Comitato di vallata, presieduto da Elio Bottaro, e all'interessamento di municipio e Comune. Prima di vedere concluso il cantiere sarà però necessario attendere almeno cinque mesi. I lavori per la messa in sicurezza e il ripristino di via Profondo, infatti, saranno lunghi proprio per evitare il ripetersi di una situazione simile al prossimo temporale, attraverso una palificazione che renda solido sia il manto stradale collegato alla roccia della collina sia la parte “a strapiombo” sul torrente.
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