Il protocollo d’intesa con i sindacati è stato concordato in prefettura: l’osservatorio permanente avrà sede presso il Comitato di Igiene e Sicurezza dell’Autorità portuale, con il coinvolgimento di tutte le parti per garantire un percorso di monitoraggio continuo su tutto il ciclo della lavorazione. Dalla prima fase, quella dello smantellamento, fino alla demolizione.
Ferdinando Garrè, l’ad della San Giorgio (capofila con Saipem, del consorzio proprietario della Costa Concordia) spiega che le aspettative di molti enti e associazioni di volontariato andranno purtroppo deluse. «Stiamo cercando di raccogliere le cose ma, purtroppo c’è pochissima roba recuperabile dopo la permanenza in mare».
Il materiale che uscirà dalla nave sarà riciclato all’80% «ma riciclare vuole dire separare i materiali e non trovare pezzi che possano essere riutilizzati. Quelli saranno molto pochi perché le condizioni sono abbastanza disastrate. Ci sono anche gli aspetti normativi per quanto riguarda i rifiuti che non possono essere dati in maniera così banale».
Garrè ha anche ribadito l’impegno del Consorzio a fare in modo di minimizzare il fenomeno della vendita dei cimeli di Concordia, oggetti con un marchio che ricorda un avvenimento drammatico. «Questo è l’impegno che abbiamo e non è un impegno semplice», ha sottolineato Garrè.
«È stato un incontro molto utile, positivo e collaborativo - dice al termine il presidente di Autorità Portuale, Luigi Merlo - per garantire i migliori strumenti per la sicurezza sul lavoro, il massimo coordinamento tra le parti in causa e i più efficaci controlli.»
L’osservatorio che sta per essere varato avrà prima di tutto un ruolo di coordinamento di tutte e categorie impegnate nell’opera. «Ma avrà anche la possibilità di verificare il rispetto delle norme - dice Anton Giulio Mannoni, della Cgil - anche all’interno della catena di appalti e sub appalti».
IN EVIDENZA
CORONAVIRUS | Il virus si chiama Covid-19, ecco perchè
Coronavirus o Covid-19? Guida ai termini usati per descrivere l’emergenza sanitaria. Un po’ di chiarezza sui termini usati per descriver...
lunedì 8 settembre 2014
Home »
» “Concordia”, le cose ritrovate a bordo vanno in discarica
0 commenti:
Posta un commento