Esplosiva, sì. Così la definiscono gli abitanti di San Carlo di Cese alle spalle di Pegli: una situazione esplosiva. E non solo perché qualcuno ha esploso due colpi di fucile in aria per metter fine alla fiesta. Ma perché la tensione è diventata altissima, sulla strada lungo il Varenna, torrente colonizzato dai latinos durante i week end, che l’hanno eletto loro lido privato e guai a chi vuol metterci il naso.Situazione esplosiva anche politicamente, se il Municipio più rosso della città usa parole di fuoco verso i sudamericani («gli atteggiamenti degli “ospiti” sono improntati alla tracotanza e talvolta all’arroganza») e il presidente Mauro Avvenente scrive, quasi implora, le forze dell’ordine per metter fine al caos.
Che cosa sta accadendo lungo le sponde del Varenna? Ogni fine settimana arrivano centinaia di sudamericani in fuga dalla città. Ognuno parcheggia la macchina lungo la strada e il sistema della viabilità, con il passare delle ore, va in tilt. Gli autobus Amt faticano a passare e quando un autista o un abitante della zona protesta rischia il linciaggio. Un’autista donna è stata aggredita e Amt ha già minacciato di sospendere il servizio nei giorni festivi. Risultato: nei giorni più affollati il bus è già stato scortato dalle forze dell’ordine.
La gente che abita sul Varenna gira le spalle, a far qualche domanda. Molti hanno paura di ritorsioni. Vincendo la diffidenza, spuntano le testimonianze: come quella che racconta del furgone che vende birre e che va su e giù per la strada. Leggende, esagerazioni? Dopo gli appelli, il 14 è scattata un’operazione delle forze dell’ordine. I residenti avevano segnalato la presenza di un palco improvvisato sul greto del torrente. I sudamericani lo avevano allestito con tubi innocenti e bancali di legno per organizzare un concerto, del tutto abusivo. Tutto vero, il palco era già stato allestito.
I vigili hanno rimosso la precaria struttura a tempo di record, ma questo non è servito a fermare la fiesta . E il giorno successivo, il giorno di Ferragosto, la Val Varenna si è trasformata in una gigantesca pista da ballo, con le strade impazzite, i soliti ingorghi, le risse, la violenza. A quel punto sono intervenuti i carabinieri e le volanti. Il grosso dell’intervento si è svolto sulla provinciale, per sgomberare le corsie e consentire ai mezzi pubblici di passare. Risultato? Una strage di multe per divieto di sosta e rimozioni a raffica.
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