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martedì 18 giugno 2013

LEIRA. DUBBI SUI CALCOLI DEI PROGETTI


Presentazione “in ritardo” e senza gli ingegnieri idraulici che hanno curato il progetto e che avrebbero potuto rispondere alle domande di alcuni presenti molto ben preparati sull’argomento. Una sostanziale “delusione” per i Voltresi che hanno partecipato alla riunione organizzata in estremis dal Municipio dopo il diluvio di proteste che ha fatto seguito all’avvio dei lavori sugli argini del Leira.
Alla riunione era presente l’ingegnier Pinasco, i suoi collaboratori, il presidente del Municipio, Mauro Avvenente, l’assessore Calcagno mentre sul “fronte” del pubblico sono state notate le presenze di Umberto Mongiardini, dei comitati del Ponente e di alcuni commercianti inferociti per la costruzione del “Muro di Berlino”.
Dopo aver manifestato ai presenti tutte le perplessità sull’opportunità di costruire un muraglione di diversi metri a protezione degli argini, notoriamente inutile a contenere un’esondazione che è sempre iniziata “a monte” della sede dei lavori, la discussione si è spostata sui “calcoli” utilizzati per la progettazione.
Si è parlato di pressione statica e non dinamica e tra i pubblico qualche esperto ha avanzato l’ipotesi che i punti di partenza del “ragionamento” usato per il progetto fondi su un possibile “errore” di valutazione.
“Non immaginano neanche le tonnellate di acqua al secondo che arrivarono all’improvviso nell’alluvione del 93 – spiegano alcuni anziani residenti – inoltre chiunque abbia visto il filmato che venne girato all’epoca e che venne copiato in decine e decine di VHS per i Voltresi, sa bene che quel “catino” che stanno costruendo alla foce del Leira non bloccherà nuove alluvioni perchè il torrente esonda ben a monte e, a quel punto, alzare gli argini solo nel tratto terminale non servirà che a suddividere il Leira in piena in tre fiumi distruttivi separati dai muraglioni”.
Opera inutile, insomma, secondo i residenti e i tanti che videro in prima persona la violenza del Leira.
I dubbi sui calcoli, poi, impensieriscono non poco e richiederebbero qualche delucidazione in più, magari ad opera di un esperto.
A “taglio” o a “flessione” con i due sensi: verticale e longitudinale, come se si trattasse di un muro che sostiene terra e non acqua? Chi avrà ragione?
Ma intanto i residenti della zona e i commercianti sono allibiti. Perplessi per i 197mila euro che vengono spesi per un’opera che i Voltresi pensano sia inutile da sola e per il mancato coinvolgimento dei Cittadini nelle scelte visto che chi abita lungo l’argine del Leira si vedrà sottrarre porzioni rilevanti di visuale ai propri appartamenti per via del muraglione che cresce a vista d’occhio.
“Non sarebbe meglio informare i Cittadini con assemblee pubbliche come succede nel resto di Genova – si domandano i residenti – invece di fare tutto come se Voltri fosse una sorta di feudo dove alcuni “signorotti” locali pensano di fare il bello ed il cattivo tempo?
Particolarmente contestata anche la mancanza dei progetti originali alla riunione.
“Troppo poco tempo” secondo gli organizzatori, “vergognosa mancanza di trasparenza” secondo i contrari al progetto che chiedono al Municipio di confrontarsi pubblicamente su quanto avviene nel Leira.
Mostrando inoltre il video dell’alluvione del 1993 (una copia è nelle mani della Redazione de Il Voltrese) per dimostrare la ragionevolezza delle perplessità avanzate.