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mercoledì 3 luglio 2013

La vasca dei delfini è arrivata a destinazione


La vasca dei delfini è arrivata a destinazione, un altro pezzo del puzzle, il riconoscimento del “sogno” immaginato decenni fa da alcune “persone particolari”, Claudio Burlando, Beppe Pericu, Giuseppe Costa e Ariel dello Strologo.
“Anni fa abbiamo pensato a un rinnovamento profondo dell’Acquario – spiega Giuseppe Costa – adesso lo abbiamo portato alla luce. Ci è voluto un po’ di tempo, ma più per difficoltà tecniche, piuttosto che burocratiche-finanziarie”.
Il nuovo Padiglione Cetacei, una struttura di 26 mila tonnellate e con un pescaggio di 9 metri, costato 30 milioni di euro, trasportato via mare dal cantiere di Voltri, dove è arrivata a febbraio 2012 dopo la prima fase in un bacino di carenaggio a La Spezia, è arrivato alla sede finale accanto all’Acquario di Genova. Aprirà al pubblico entro fine luglio e servirà a dare rilancio a tutta l’area.
“Creare questa struttura è stata un’opera di ingegneria, è una vasca che galleggia ed è stata costruita galleggiando, con tutti i pesi da mantenere equilibrati, una cosa non facile. Ma ora ci aspettiamo di ritornare ai numeri di qualche anno fa, con un milione e 300 mila spettatori, superando la crisi con una visione positiva, nonostante tutto”. Dopo questa “aggiunta” sarà difficile allungare oltre, all’esterno. I progetti per il futuro sono piuttosto all’interno: ad esempio “ristrutturare la vasca dove attualmente sono i delfini”.
Nell’immediato, fra 10 giorni la Nave Italia, sarà ormeggiata a prua. “In questo caso abbiamo curato di più l’aspetto di accoglienza del visitatore, aperta nel 1998 aveva bisogno di qualche aggiustamento tecnico”, conclude Costa.

La mega vasca è stata accostata alla via del mare in prosecuzione dell’Acquario. Una volta conclusa la manovra di accosto, inizierà l’operazione di ”affondamento” che durera’ circa due giorni: circa 3500 metri cubi di acqua andranno a riempire gradualmente le casse di zavorra posizionate lungo tutto il perimetro e la base della struttura, per far sì che questa si appoggi perfettamente ”in bolla” sul fondo. L’opera, progettata da Renzo Piano Building Workshop, è unica nel suo genere: un vero e proprio palazzo di 23 metri di altezza totale, di cui 10 sotto il livello del mare, lungo 94 metri e largo 28.
“Un importante passaggio, determinante per rilanciare l’Acquario”, anche per Ariel Dello Strologo, presidente di Porto Antico Spa. “Sono anni che lavoriamo per questo risultato – spiega – l’Acquario aveva bisogno di un nuovo messaggio da lanciare a tutti i turisti. Ora la nuova attrazione c’è, grazie alla collaborazione di Costa Edutainment, avvalendoci anche di un contributo statale e soprattutto di Renzo Piano”.
Il “puzzle” è da finire, manca ancora il tassello Ponte Parodi. “In questi ultimi anni abbiamo portato a casa molti risultati, sono confidente che anche Ponte Parodi si aggiungerà a questa, una delle più belle aree urbane dedicate al turismo in Italia”. Tempi? Un anno e mezzo circa prima di partire “con la costruzione del manufatto, ma tutti i soggetti hanno confermato la volontà di portare avanti le operazione”, ha concluso Dello Strologo

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